lunedì 2 dicembre 2013

'Tu appartieni alla nostra classe, non puoi andare via'

Cari lettori,
l'ultima volta che ho scritto, erano da poco finite le vacanze di Autunno.. adesso stanno per iniziare quelle di Natale! In realtà, mancano ancora tre settimane, ma vedendo come sta volando il tempo, inizieranno molto, molto presto. Sono qui da esattamente quattro mesi e credetemi, il tempo passa troppo velocemente.
Come va? Una meraviglia. Vi racconto un po' di cose fatte:
Qui c'è stata la festa della città, il Freimarkt (come le nostre feste patronali), dove sono venute tante, tantissime giostre. La festa è durata ben tre settimane e le giostre erano da paura, altro che le nostre! Ma la cosa ancora più bella, erano tutte le piccole botteghine dove si vendeva cibo di ogni genere, dalle fragole ricoperte di cioccolata, allo zucchero filato multicolor, dai panini con la bistecca, ai panini con il pesce, dai dolci fritti alle caramelle più strane.. Insomma davvero una gran figata. Tranne per la musica, troppo bassa e abbastanza vecchia. La nostra rimane la migliore. La mia stupenda Hostfamily mi ha permesso di ritirarmi all'1 e il papi mi è anche venuto a prendere dalla stazione della metro. Che cuore.
Sono finalmente entrata in uno Starbucks, dopo averne visti tanti in tutto il mondo ma non esserci mai entrata. Mi hanno chiesto il nome da scrivere sul bicchiere, ma evidentemente era troppo difficile visto che ne è uscito "Alexanda". Inizio a pensare che quelle due "s" del mio nome non vadano proprio giù a sti tedeschi. Ormai mi chiamano tutti Al o Ali, e sono davvero dolcissimi rispetto ai soliti Alessà che non ho mai sopportato.
Dolce tipico di Brema è un biscotto a forma di cuore su cui ci scrivono ogni tipo di frase e viene decorato con pasta di zucchero. Di solito te lo regala sempre qualcuno e a me l'ha regalato la mia dolcissima nonna tedesca. Un cuore enorme con scritto "Gruß vom Freimarkt", cioè tanti saluti dal Freimarkt. Mi dispiaceva mangiarlo ma era così buono.
L'8 Novembre è stato il "international HUG an EXCHANGE STUDENT day" e in pratica tutti dovevano abbracciarmi. È stata una cosa bellissima arrivare a scuola ed essere abbracciata da tutti i tuoi amici e da ragazzi che avevano sentito parlare di questo "giorno".
Ogni weekend poi, esco con gli amici o facciamo qualcosa insieme. Tra i più gettonati, ci sono: andare in giro per locali a bere qualcosa, guardare partite di calcio sul divano (e giuro che mi sto appassionando) e giocare a FIFA (ormai sto diventando brava). Non potrei chiedere di meglio considerando che qualsiasi cosa facciamo insieme è bellissima. Nella mia comitiva ci sono quasi solo ragazzi e a differenza di come potreste pensare, mi trattano da principessa, li adoro.
La mia adorata hostmum poi, mi ha comprato il calendario dell'avvento, qui usatissimo. Me lo ha fatto trovare appeso al muro con tutte le luci natalizie intorno. È della Milka e per ogni giorno c'è un cioccolatino diverso, che cosa bella!
Per quanto riguarda il tempo, qui fa davvero freddissimo, siamo già ai -1 gradi ma non ha ancora nevicato. E chi poteva raffreddarsi se non la cara Ale? Ebbene si, sono a letto da una settimana con tosse, naso chiuso, mal di gola e mal di testa..ma per fortuna sto già meglio!
In questo periodo c'è una domanda molto importante che mi sto facendo: quanto vale la pena tornare in Italia?
Mi spiego. Alla fine di questo anno, vale la pena tornare in Italia o è meglio finire la scuola qui? Da un lato mi manca la famiglia, il mio cane, quei pochi veri amici per cui tornerei.. dall'altro ho trovato il mio equilibrio con amici, scuola, città e futuro. È una scelta molto difficile e devo pensarci bene. Tutte le persone a cui chiedo mi dicono che è meglio rimanere qui, in Italia non c'è futuro e soprattutto ritornare lì a Martina, sarebbe come ritornare chiusi in gabbia. Perché parliamoci chiaro, quella città non offre nulla. Si, sarà per sempre la mia città natale ma non ci tornerei più a vivere. Qui ho tutto quello di cui ho bisogno e davvero non potrei chiedere di meglio. Ma poi penso ai miei genitori, a Silvia la mia migliore amica, a Tonio.. e mi chiedo se stia facendo la scelta giusta.
La frase del titolo, me l'ha detta un mio compagno di classe, nonché migliore amico. Quando gli ho detto che forse sarei tornata in Italia, mi ha sorpresa con un "tu appartieni alla nostra classe, non puoi andare via". E forse è la verità, la mia classe è quella lì e non posso lasciarli tutti. Loro sanno che voglio rimanere ma che ancora non sono sicura e quando mi fanno la domanda ci aggiungono "tu DEVI rimanere. Noi non ti lasciamo andare via". E alla fine seguirò il mio cuore.
So che la distanza non spezzerà i legami con le persone a cui tengo davvero e sapendo questo, farò la scelta migliore.
Si, la mia famiglia mi manca tantissimo. La mia mamma e il mio papà, quei due che mi sopportano tutti i giorni. Non so cosa darei per riabbracciarli. Ci parlo tutti i giorni per Whatsapp ed è già bellissimo, so che gli manco da morire ma quando sono gli altri a dirti "Ale, si vede che gli manchi da morire", questo fa male. E mi è impossibile non pensare alla canzoncina delle fragole che mi cantava la mia mamma quando ero piccola o alla canzone di Alex Baroni che ballavamo abbracciate, o a mio padre quando mi faceva saltare in aria o mi faceva il solletico sul lettone. Vorrei abolire la distanza e vorrei riabbracciarli presto, ma devo farmi forza. (ciao mami, so che stai leggendo il post, ti amo.)
Qui l'aria Natalizia si fa sentire davvero moltissimo. La mia casa è tutta decorata, sia dentro che fuori ed è qualcosa di stupendo. Andrò a comprare la prossima settimana l'albero vero e poi lo decorerò con la famiglia. Non vedo l'ora.
Questo weekend è venuta a trovarmi Althea, la mia amica di Amburgo. Siamo andate a fare shopping, abbiamo mangiato il gelato di spaghetti (gelato alla vaniglia con salsa di fragole) e il cameriere era anche italiano. A casa abbiamo fatto la famosa casetta di Hansel e Gretel ricoperta di cioccolata e zucchero e i biscotti natalizi tutti colorati. È stato davvero emozionante.
Sono già quattro mesi, ma ogni giorno è qualcosa di diverso, di sorprendente e non voglio che questo finisca.
Credo di aver scritto così tanto che nessuno leggerà mai.
Con affetto,
la vostra Ale